mercoledì 10 ottobre 2012

Fette biscottate integrali.. per davvero!

Non so voi, ma io spesso sono colta da un raptus che mi spinge a fare in casa cose che normalmente siamo abituati ad acquistare già pronte senza pensare che si possano autoprodurre con poco sforzo..

E questo mi capita ancora più spesso quando vedo nella composizione di alcuni prodotti acquistati ingredienti che non mi piacciono in quanto poco naturali (vedi tutti gli additivi che inevitabilmente ci ritroviamo praticamente ovunque!).

E così, stanca di andare al supermercato alla ricerca di semplici e sane fette biscottate integrali e di vedere che  sistono fette biscottate integrali solo sulla carta ho deciso di farmele da me!
Ci sono produttori che usano una parte di farina integrale (se va bene ol 50%-60%) oppure quelli che usano la farina normale e poi ci aggiugono la crusca, ovvero la parte esterna del grano che è quella più ricca di fibre che viene separata per ottenere la farina bianca (e questo a che pro??? Dividi una cosa e poi la unisci?).

Dicevamo, ho deciso di fare le fette biscottate e quale ricetta avrei potuto provare se non quella della mitica Paoletta? Le sue ricette sono una garanzia, non possono non riuscire!

Unica modifica che ho fatto è stata utilizzare farina integrale al 100% e poi per pura dimenticanza non ho messo l'olio previsto dalla ricetta originale.. quindi sono venute ancora più light.. pochi, semplici e sani ingredienti.. nulla a che vedere con le fette che si comprano!
Per non parlare del gusto.. buone da impazzire.. in confronto quelle acquistate sembrano cartone..

Eccovi quindi le

FETTE BISCOTTATE INTEGRALI (da una ricetta di Paoletta , mie modifiche in rosso)





Ingredienti: (per circa 40 fette)
500 gr di farina 0 (per me farina integrale)75 gr di zucchero
5 gr di sale
12 gr di lievito fresco
225 gr di acqua (per me 250 gr, vuoi per la farina integrale che assorbe di più, vuoi per la dimenticanza dell'olio)1 albume
4 cucchiai di olio di semi (dimenticato)1 cucchiaino colmo di malto d'orzo

Per la spennellatura finale:
1 tuorlo
3 cucchiai di latte

Procedimento:
Fare una fontana con la farina.
Al centro sciogliere il lievito e il malto in 225 gr di acqua (i restanti 25 gr serviranno per l'inserimento del sale) e lasciar riposare 10 minuti.
Iniziare poi a idratare la farina portando dentro la fontana la farina dal bordo.
Aggiungere lo zucchero, l'albume e quando l'impasto è ancora umido il sale sciolto nell'ultima parte di acqua.
Impastare fino a quando l'impasto è bello liscio.

Far riposare mezzora in una ciotola coperta con pellicola.

Dividere in 2/3 pezzi, dare la forma a palla e far riposare coperto per 15 minuti.

Formare quindi dei filoni e trasferirli con la chiusura sotto in stampi da plumcake imburrati.
Spennellare con tuorlo e latte mescolati.

Far lievitare per 1 ora a 28°, oppure se la temperatura è più bassa allungare i tempi e aspettare che l'impasto arrivi al borso dello stampo.

Una volta lievitato spennellare nuovamente e cuocere in forno a 180°/200° per 45 minuti.

Far raffreddare su una gratella, poi trasferire a 18° per 18-24 ore coprendo i filoni con un panno pulito.

Trascorso questo tempo, tagliare i filoni a fette di circa 1 cm di spessore e tostare in forno le fette (io a 140° per 40 minuti, ma la prossima volta penso abbasserò ancora la temperatura)

Far raffreddare le fette in forno semiaperto, poi traferire in sacchetti per alimenti o una scatola di latta.

NOTE:
Le mie fette si sono conservate benissimo per una settimana poi purtroppo sono finite ma secondo me avrebbero retto di più!
Sconsiglio di fare la dose doppia, a meno che non abbiate un forno molto grande o con molti ripiani.. Io utilizzando 2 teglie ci sono stata a pennello, 20 fette per teglia.

Che dire?
Buonissime... Grazie Paoletta per questa ricetta!




mercoledì 3 ottobre 2012

Posso offrirvi un pasticciotto?

Mamma mia!
Mi è preso un colpo a vedere da quanto tempo non scrivevo nel blog! (e purtroppo sono assente anche dai vostri..)
Ma da adesso forse, dico forse, riuscirò a mettermi d'impegno per essere più presente!

Per cominiciare bene e per farmi perdonare posso offrirvi un dolcetto? :)



Si tratta del pasticciotto leccese, con cui è stato amore al primo assaggio.. e quindi ho deciso di farmelo da me! Dopo un pò di ricerche in internet sono approdata qui e qui e mi sono convinta a provare seguendo quasi alla lettera le loro indicazioni, se non fosse per la crema pasticcera che ho fatto senza la panna semplicemente perchè avevo dimenticato di comprarla!

Se li fate, per la frolla usate lo strutto e l'ammoniaca! L'abbinata permette di ottenere una frolla squisita (lo strutto non si sente..), dalla consistenza croccante fuori ma morbida dentro.. Per quanto riguarda l'ammonica, vi riporto quello che dice Ornella:

"L’ammoniaca va dosata bene e l’impasto fatto riposare prima di cuocerlo. In cottura è bene lasciare lo sportello del forno sfessurato per i primi 10-13 min. in questo modo l’ammoniaca evapora bene. Comunque, l’ammoniaca è il miglior lievito poichè non lascia nessun residuo nel cibo evaporando completamente. Ovvio che si deve usare su impasti a pasta dura e non molle. Nel ciambellone non va bene, perchè l’impasto, anche dopo la cottura, rimane umido e quindi l’ammoniaca non riesce ad evaporare."

Ripeto, lo strutto non si sente e il sapore finale è spettacolare!
L'ennesima prova che il maiale è buono sempre e cmq! :)

Ecco quindi la ricetta del

PASTICCIOTTO LECCESE (ricetta da qui con le indicazioni di Ornella)



Ingredienti (per 12 pasticciotti):
  • per la frolla:
400 gr di farina 00
200 gr di strutto
4 tuorli
Sale un pizzico
200 gr di zucchero
Semi di mezzo baccello di vaniglia
Scorza grattugiata di un limone
2 gr di ammoniaca per dolci

  • per la crema pasticcera
450 gr di latte
50 gr di panna (io l'ho sostituita con pasi dose di latte non avendo la panna)3 tuorli
120 gr di zucchero
45 gr di amido di mais (maizena)
Sale un pizzico
la scorza grattugiata di un limone
Semi di mezzo baccello di vaniglia

Procedimento:
La sera prima preparare la crema.
Mettere a scaldare il latte con la panna e gli aromi.
A parte montare i tuorli con lo zucchero e poi incorporare l'amido di mais.
Quando il latte bolle versare il composto di tuorli-zucchero-amido (se è ben montato non servirà mescolare la crema, in quanto la massa starà a galla sopra il liquido - Montersino docet!). Non appena riprende il bollore (si vedono le bollicine a lato del composto di tuorli) mescolare velocemente con una frusta e togliere dal fuoco.
La crema dovrà risultare bella densa.
Mettere in una ciotola di vetro e coprire la crema con pellicola a contatto per non far formare la pellicina).
Far riposare in frigo fino al mattino successivo.

La mattina seguente preparare la frolla mescolando lo zucchero con i tuorli.
Aggiungere quindi lo strutto, il sale, la vaniglia e la buccia del limone grattuggiata.
Per ultima la farina precedentemente setacciata insieme all'ammoniaca.
Fare una palla, coprire con pellicola e far riposare in frigo un'oretta.

Dopo il riposo riprendere la frolla, e stenderla di uno spessore di circa 3-5 mm, coppare la pasta e rivestire degli stampi in alluminio precedentemente unti con lo strutto e passati con la farina (lo strutto nello stampo serve a far cuocere meglio la frolla e a renderla più croccante, non a facilitare la sformatura!).
Lo stampo originale sarebbe ovale, ma non lo avevo e ho usato degli stampini tondi da muffin.
Riempire gli stampi con la crema e poi rivestire con un altro disco di frolla.
Fare un forellino in cima e spennellare con l'albume.
Infornare a 175° per 20 minuti in forno ventilato.
Una volta fatti uscire dal forno farli raffreddare a testa in giù, perchè devono essere piatti!
Gustati caldi danno il meglio di sè!